Evento in Presenza
iDEE di Marzo 2025

Domenica 9 Marzo dalle ore 10.30 alle ore 18.30
Dove: Villadossola (Vb) - Centro Culturale La Fabbrica

Rituali Post parto e Rimedi Placentari

Quando lavoravo in ospedale, prima come tirocinante durante il percorso universitario per diventare ostetrica e poi come ostetrica, ho visto la placenta essere considerata praticamente un rifiuto.
Non conoscevo nulla riguardo ai rituali del post parto e i rimedi placentari.
Sentivo come una sorta di reverenza nei confronti dell’organo che permette lo scambio di nutrienti e quindi la crescita e la vita intrauterina del bambino che era appena nato.

Eppure vedevo che dopo la nascita del bambino seguitava il secondamento, momento nel quale c’è di fatto il parto e la nascita della placenta, che veniva controllata per assicurarsi che fosse intera e nessuna porzione di essa fosse rimasta in utero, e poi gettata nell’immondizia.
In uno degli ospedali in cui ho lavorato come ostetrica, facevamo una stampa ricordo della placenta, da donare poi ai genitori, ed era un piccolo gesto che sentivo importante.

rituali post parto placenta

Ho introdotto il tema dei rituali della maternità in questo articolo, parlando del rituale del Blessing Way che precede il parto, e vorrei in questo articolo continuare introducendo la conoscenza e il tema dei rituali post parto e i rimedi placentari.
Come ho condiviso in altri articoli e contenuti, la celebrazione e la ritualità unita alla spiritualità radicata, è qualcosa che ha profondamente cambiato la mia Vita e dato un senso profondo a cose che prima non avevano un senso per me.
Connettermi ai saperi ancestrali, alla ritualità, ha significato per me aprire le porte del cuore.

Rituali Post Parto

Il post parto è una fase molto delicata, in cui la diade mamma bambino e la famiglia cominciano a conoscersi, a conoscere il nuovo arrivato. Questa conoscenza è iniziata già durante la gravidanza, ma di fatto il neonato è una creatura nuova, che non si conosce davvero. Non si conoscono le sue caratteristiche e peculiarità.
Nella fase del post parto da una parte c’è questa conoscenza, dall’altra è necessario un tempo di riposo, in cui recuperare lo sforzo fisico del parto, sia per la mamma che per il bambino.
Si deve avviare l’allattamento, sono necessari tempi lenti, in cui stare, rintanarsi nel nido, nel silenzio, in un tempo di cura e ascolto, di osservazione. Soprattutto nei 40 giorni che seguono il parto.
È consigliabile stare a contatto, pelle a pelle, in modo che i corpi si conoscano, entrino in contatto, iniziando a costruire quel rapporto unico e speciale.

Riprendendo le culture in cui c’è ancora la ritualità, come ho già spiegato nell’articolo sul Blessing Way, si può ritualizzare il momento del post parto andando a sottolineare ancora di più questa unione, questo bisogno di recupero, in cui ci sono altre donne che si prendono cura della mamma e del bambino.
Uno di questi rituali è la cerimonia della placenta e la creazione dei rimedi placentari, di cui parlerò meglio nel paragrafo successivo.

Voglio però anche elencare rapidamente altri rituali meravigliosi dedicati al tempo del post parto:
cerimonia di chiusura del post parto.
Otto giorni dopo il parto o a chiusura della quarantena, quaranta giorni dopo il parto.
Ci si prende cura della mamma e del bebè con dei rituali di cura del corpo, come il bagno post parto, che aiutano il corpo a chiudersi dopo la grande apertura avvenuta nel momento del parto. Ci si prende cura del corpo della mamma come di una statua di una divinità, omaggiando, nutrendo, massaggiando, venerando il corpo che ha dato la Vita a un’altro essere umano.
chiusura del grembo con rebozo.
Questa pratica della tradizione mesoamericana e del sud america, ha l’intento di andare energeticamente e fisicamente a chiudere come in bozzolo la mamma affinchè poi rinasca. Quando nasce un bambino, nasce sempre anche una mamma, una nuova donna. Si utilizzano dei drappi, i rebozo appunti, intessuti a mano. Si chiude energeticamente l’utero, la porta che si è aperta durante il parto per permettere la fuoriuscita del bambino.

Questa ritualità dedicata al post nascita è assolutamente possibile e consigliata anche per rielaborare e ritualizzare una gravidanza terminata in aborto o in lutto perinatale. Non fa differenza energeticamente.
In questo caso si può onorare il bambino in altri modi, come piantando un albero o una pianta e dare un nome al proprio bambino o bambina, chiamandolo per nome.

Rimedi Placentari

La placenta è una compagna molto presente per il bambino durante la gravidanza. Collega la parete uterina e i vasi sanguigni materni al bambino attraverso il cordone ombelicale. Dalla placenta partono le membrane del sacco amniotico che avvolgono il bambino insieme al liquido amniotico in cui è immerso durante tutta la gravidanza.
È la casa del bambino.

Ad oggi si conosce bene l’importanza di lasciare attaccati il bambino e la placenta/il cordone ombelicale il più a lungo possibile anche dopo il parto. Questo favorisce il lento adattamento del bambino alla Vita e alla condizione extra-uterina.
I primi respiri, il contatto con l’aria sulla pelle, il lavoro dei polmoni.

La tradizione dei rimedi placentari vuole permettere di portare con sè ancora ulteriormente i benefici di questo incredibile organo.
Personalmente ho iniziato a comprendere che la placenta non fosse un rifiuto, come avevo debolmente intuito già da tempo, quando mi sono imbattuta nella lettura di questo libro e di altri successivi sulla placenta da un punto di vista più intero, integro, energetico, olistico. E non meramente e solamente tecnico-scientifico.

Ho poi approfondito attraverso studi e formazioni sulle tradizioni della parteria, scoprendo che con la placenta si possono fare cose incredibili.
Il lavoro con la placenta è intenso, altamente energetico. La Placenta ha un’energia molto forte, percepibile significativamente.
I rimedi placentari hanno vari utilizzi, in questo articolo l’intento è quello di diffondere questa conoscenza, queste tradizioni, questa possibilità di connessione con la nascita e la placenta, per chi sente risuonare con questo.

Uno degli utilizzi principali dei rimedi placentari (sotto forma di capsule, cibi, unguenti, tinture) è quello di sostenere la mamma nel recupero post parto e anche la famiglia. Durante il parto c’è molto sforzo fisico, energetico, è come una porta tra due mondi, c’è perdita di sangue, di nutrienti.
La placenta apporta sostegno di nutrienti, oltre ad aiutare il ripristino dell’utero e prevenire le emorragie post parto.

Per me il momento in cui mi ritrovo con una mamma davanti alla sua placenta per il rituale dei rimedi placentari è un momento sacro di riconnessione al parto. Si rielabora il racconto del parto, si integra.
È anche un momento di chiusura, di saluto, un momento in cui connettersi con l’energia della casa che ha sostenuto la Vita del bambino in utero. È un momento in cui connettersi con le benedizioni e gli intenti per il bambino, per la propria rinascita dopo essere diventata mamma.
È un momento di celebrazione, di ritualità, e anche altamente creativo perchè se dovessi personalmente riassumere in una parola l’esperienza della creazione dei rimedi placentari credo che la parola sia proprio creatività, e arte.
Come arte, creazione e bellezza sono ciò che descrive il miracolo della gravidanza, del parto, della venuta al mondo di una nuova creatura umana.

Se senti risuonare questa ritualità con te e vuoi maggiori informazioni, puoi scrivermi qui.